In precedenza, abbiamo esplorato le competenze emozionali del leader risonante.
Abbiamo anche esplorato quali sono gli stili di leadership che generano risonanza e che ognuno di noi tende maggiormente verso uno stile preferito, in base alle competenze emozionali maggiormente sviluppate.
Una cosa importante che ripeto è che le competenze di IE possono essere apprese, quindi diventare leader risonante è possibile.
Sicuramente l’Intelligenza Emotiva ha una componente genetica, ma l’educazione, l’apprendimento e la volontà al cambiamento sono modi fondamentali per acquisire o sviluppare abilità già innate, ma spesso dormienti.
Ora, mentre leggi, ti starai chiedendo:
- C’è un modo per poterle apprendere?
- Quale è la strada da seguire?
I modi sono tanti: ricerca di feedback, autovalutazione, corsi, seminari, libri, blog, coaching, ecc., ma tutto ciò richiede impegno e non è un processo di crescita semplice.
Devi però stare soprattutto attento a due trappole che puoi incontrare lungo la strada dell’apprendimento:
- la sindrome della “reticenza”;
- l’effetto “luna di miele”.
Scoprile!
Le due trappole per diventare leader risonante
Nel percorso di apprendimento delle competenze emotive per sviluppare l’intelligenza emotiva e diventare leader risonante, ci sono due trappole in cui è facile cadere, che bloccano il tuo percorso di crescita.
La prima è legata al fatto che spesso i tuoi collaboratori sono reticenti a darti informazioni importanti o spiacevoli, al solo scopo di compiacerti.
La seconda è legata alla prima euforia che c’è quando si inizia un percorso di apprendimento, che va a spegnersi con il passare del tempo.
Vediamole entrambi.
La sindrome della reticenza
La sindrome della “reticenza” si manifesta con il vuoto di informazioni intorno al leader quando i suoi collaboratori evitano di comunicargli informazioni importanti e vitali, di solito quelle spiacevoli.
Tale sindrome è alimentata dal naturale istinto nel compiacere il leader, favorendo la comunicazione delle notizie positive mentre c’è reticenza a fornire feedback o notizie negative.
Studi mostrano che quanto più è alta la posizione del leader tanto più tale sindrome si manifesta.
Ti starai chiedendo perché tale sindrome è pericolosa per il tuo apprendimento delle competenze di IE?
Se sei alla ricerca di sapere quali sono le competenze di IE in cui potresti migliorare, paradossalmente, più sei alto in posizione, più hai bisogno di avere informazioni sulle tue competenze, meno riesci ad averle.
Ecco che ti viene incontro l’arma dell’autovalutazione, cioè la capacità di analizzare te stesso.
Attenzione, perché anche in questo caso, le ricerche sul campo dimostrano che più è alta la tua posizione, più cresce il divario tra la tua valutazione (chiaramente ed umanamente positiva) e quella degli altri!
La ricerca di feedback e l’autovalutazione quindi hanno i loro limiti, dovuti alla reticenza delle persone a darti il feedback e alla sopravvalutazione che hai di te.
L’effetto luna di miele
L’effetto “luna di miele” è l’entusiasmo dei buoni propositi che si hanno quando si frequentano corsi, seminari o leggono libri, che poi si affievolisce con il passare del tempo.
Nella maggiore parte degli individui, i corsi di formazione, purtroppo, esaurito l’effetto “luna di miele”, riescono a produrre solo effetti transitori.
L’apprendimento da scarsi risultati se viene imposto!
Per costruire abilità durature nel tempo, è fondamentale la tua volontà ad apprendere e la tua motivazione a un cambiamento, una volta che scopri quali siano le tappe per il tuo apprendimento auto-diretto!
Un metodo di apprendimento auto-diretto è stato messo a punto da Richard Boyatsis: esso si svolge in 5 tappe, chiamate scoperte, alla base delle quali c’è una discontinuità, nel senso che ogni scoperta evidenzia una mancanza e, di conseguenza, l’urgenza a colmare la lacuna esistente porta ad apprendere.
Se vuoi scoprire le 5 tappe, continua a seguire i prossimi articoli!
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>>Se sei veramente interessato ad approfondire, scegli le risorse sulla Leadership Risonante nella versione italiana oppure nella versione inglese<<
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Qualcosa è andata storta.
Giovanni
Articolo molto interessante su due punti su cui molto spesso non si è portati a riflettere.
Esiste un modo per ridurre la reticenza?
Pasquale
E’ molto importante l’autovalutazione, ma spesso nell’autovalutarci siamo soggetti alla trappola dell’autoinganno, che ci fa dare importanza solo ai feedback positivi e a fuggire da quelli negativi.
Non puoi ridurre la reticenza perché è degli altri, ma puoi ridurre il suo impatto sul tuo autoinganno, cercando il feedback negativo, cercando di scoprire anche la verità amara che si può celare sotto le critiche dei collaboratori.
Di solito le persone che cercano solo i feedback positivi hanno una scarsa capacità di autovalutarsi e sono molto soggetti alla sindrome della reticenza. Tieni in grande considerazione nel tuo gruppo i cosiddetti “avvocati del diavolo”, mentre non considerare i “cinici”.
Esiste un metodo chiamato “valutazione a 360°” che raccogle informazioni da chi ti sta intorno e ti fa capire come ti vedono gli altri.
Ciao.