Ti viene mai voglia di migliorare alcuni aspetti della tua vita, ma poi solo al pensiero del cambiamento che devi fare ti senti paralizzato a procedere?
O magari tentenni ogni volta che devi affrontare un miglioramento, trovando sempre qualcuno o qualcosa che ti allontana dagli obiettivi che vorresti raggiungere?
Se è così, allora penso che sia arrivato per te il momento iniziare a scoprire la filosofia del “kaizen” (dal giapponese “miglioramento continuo“), che è una delle strategie di successo che ti aiuterà ad aumentare la qualità e l’efficienza della tua vita e del tuo lavoro.
Il successo personale non è perseguire la perfezione, ma è un processo di miglioramento continuo che produce frutti inaspettati.
Anche se più frequentemente utilizzato nel mondo degli affari, per migliorare un processo eliminando gli sprechi e aumentando l’efficienza, il concetto di miglioramento continuo ha un valore immenso per le persone che vogliono costruire le abitudini migliori e raggiungere i loro obiettivi.
L’idea base del kaizen è quella di raggiungere grandi obiettivi attraverso il raggiungimento di piccoli passi intermedi.
Decenni di ricerca sulla motivazione convergono su un punto: le persone resistono al cambiamento estremo.
È qualcosa di scritto nel nostro cervello. Se qualcosa cambia troppo rapidamente, è un pericolo. La nostra mente cerca un modo per combattere o fuggire e ha il desiderio di tornare al comfort di quello che ci è familiare.
Il kaizen è efficace, perché riconosce che le persone, le organizzazioni e i processi che riescono a fare cambiamenti graduali, nel lungo periodo ottengono risultati migliori rispetto a quelli che cercano una serie di cambiamenti estremi.
Approfondiamo il concetto di kaizen o miglioramento continuo.
Come è nato il kaizen o miglioramento continuo
Non molte persone conoscono William Edward Deming, ma vi posso assicurare che per il mondo aziendale è stato il padre della recente e moderna filosofia industriale.
Laureato in fisica e studioso di statistica, appena dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu inviato in Giappone e coinvolto nelle attività di analisi sulla realtà economica del Paese. Siccome aveva collaborato con i migliori scienziati e studiosi giapponesi, in seguito, nel 1950, fu invitato da costoro a insegnare in Giappone i metodi statistici per la qualità aziendale e industriale.
Alla fine degli anni settanta, tutto il mondo seppe che i Giapponesi avevano compreso e messo in pratica gli insegnamenti di W. E. Deming, anche se, paradossalmente, fino al 1989, Deming in Giappone era riconosciuto e onorato come l’uomo che aveva contribuito in modo fondamentale alla rinascita dell’economia, mentre negli Stati Uniti era per lo più ignorato.
Una delle cose che Deming insegnò ai giapponesi fu “il ciclo PDCA” (Plan, Do, Check, Act) (Pianifica, Esegui, Controlla, Agisci) detto anche ciclo di Deming, un modello esecutivo per il miglioramento continuo.
Volendo applicare questo modello anche alla tua vita per un miglioramento continuo allora, ecco i quattro passi del ciclo:
- pianifica il tuo obiettivo e l’impegno a migliorare;
- esegui e sviluppa una potenziale soluzione;
- controlla i risultati, per capire se la tua azione ti sta avvicinando o allontanando all’obiettivo;
- agisci di conseguenza su quello che hai imparato dai tuoi errori e riallineati;
- dopo il passo 4 ritorna al passo 1 perché è un ciclo infinito.
Il ciclo PDCA è stato la base del “kaizen” giapponese, un concetto espresso per la prima volta al di fuori del Giappone nel 1985 in un libro del giapponese Masaaki Imai.
Da allora, il kaizen è diventato una filosofia molto nota e ampiamente utilizzata nel mondo aziendale.
Anche se ampiamente applicato nelle organizzazioni in tutto il mondo, possiamo anche applicare i concetti di kaizen nella nostra vita personale, infatti,
il concetto di miglioramento continuo è l’essenza stessa dello sviluppo personale e del successo.
Otto consigli per applicare il miglioramento continuo
Ti elenco allora i otto consigli di base di Imani, necessari per iniziare ad attuare un cammino di kaizen, applicandolo in tutte le cose che fai.
- Elimina le idee fisse tradizionali, anche perché l’idea stessa di kaizen è non convenzionale. Purtroppo la maggior parte delle persone non pratica il miglioramento continuo neanche in una sola area della loro vita, figuriamoci in tutte le aree. Le idee convenzionali e fisse ti portano a pensare che non sia necessario continuare ad apprendere per tutta la vita.
- Pensa a come realizzare un obiettivo e non ai motivi per cui non è realizzabile. Concentrati sul risultato e poi pensa a tutti i modi con cui il risultato potrebbe essere realizzato. Non cercare scuse e, se è il caso, metti in discussione le abitudini correnti.
- Non cercare la perfezione per partire, ma muoviti subito, anche se solo per raggiungere il 50% del risultato. Se altre persone in passato avessero aspettato la perfezione, staremmo ancora leggendo a lume di candela. Una volta che arrivi a un certo punto (il 50%, il 70% o un altro numero che abbia un senso), riparti da questo, cioè agisci, ma regolati man mano che vai avanti pensando sempre ad arrivare all’eccellenza.
- Se commetti un errore, correggilo subito. Siccome l’errore accade, accettalo e regolati di conseguenza, correggendolo. Se hai capito e accettato il punto 4, in realtà hai già ammesso in anticipo la necessità di correzioni.
- Aumenta la saggezza superando le difficoltà. Quando gli ostacoli si presenteranno, sarai una persona migliore per aver fatto tutto quello che ci voleva per superarli. Le sfide della vita sono di solito indesiderabili, ma possono essere forti opportunità di apprendimento e di esperienza.
- Chiedi “Perché?” almeno cinque volte, cercando le cause più profonde. La domanda “perché?” è molto potente e, se una persona ha un “perché” abbastanza forte, può compiere qualsiasi cosa. La domanda “perché?” può servire a rafforzare la tua convinzione su qualcosa, aiutandoti a scoprire che in realtà non è così importante come hai pensato che fosse, facendoti arrivare alla radice del problema. Ogni volta che ti chiedi “perché?”, scopri un nuovo livello, scendi sempre più in profondità e, dopo quattro o cinque risposte, otterrai quella vera. Prova e vedrai!
- Cerca la singola conoscenza di dieci persone piuttosto che le tante conoscenze di una sola. Se vuoi scoprire come avere successo in qualcosa, chiedi a qualcuno che l’ha già fatto e, meglio ancora, raccogli da più persone che l’hanno già fatto. Attraverso le biblioteche, il web e altre risorse oggi disponibili, oggi hai più opportunità che mai per raccogliere la saggezza degli altri.
- Ricorda sempre che il concetto di kaizen è infinito. Esso è un processo di apprendimento e di crescita, costante e continuo.
La vita è un viaggio, non una destinazione: praticare la filosofia del miglioramento continuo ti aiuterà ad affrontare meglio questo viaggio!
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Qualcosa è andata storta.
Danilo Maruca
Tutti i risultati che otteniamo da quelli economici a quelli relazionali possono crescere solo nella misura in cui cresciamo noi. Il punto numero 3 credo sia quello che blocca più persone. Il numero 7 è quello che le persone ignorano. Eker ad esempio spesso dice”le persone ricche prendono consigli da chi è più ricco di loro, le persone povere prendono consigli da chi è messo peggio”. Il numero otto invece è il mio preferito 🙂
Pasquale
Grazie Danilo dei tuoi preziosi contributi.