Scopri il tuo sé reale: 4 passi per capire cosa ti manca

La seconda tappa per apprendere la leadership risonante è scoprire il tuo sé reale.

Per apprendere le competenze di un leader risonante e costruire abilità durature nel tempo, è fondamentale una tua volontà ad apprendere ed una tua motivazione al cambiamento.

Secondo il metodo di apprendimento auto-diretto messo a punto da Richard Boyatsis, una vero cambiamento può essere fatto passando attraverso 5 scoperte o tappe.

La prima scoperta è il sé ideale, cioè chi vuoi essere, che cosa vuoi ottenere nella vita e nel lavoro.

Esso non va, però, confuso con l’immagine di te che vogliono gli altri.

Scoprendo il tuo sé ideale, hai un quadro preciso della persona che vuoi diventare e ti sentirai motivato a sviluppare le tue capacità di leader.

Ma questo da solo non basta, perché per poter misurare quanto manca per arrivare dove si vuole, bisogna scoprire a che punto si è nel cammino.

Ecco che ti viene in aiuto la seconda scoperta:

• il tuo sé reale > Chi sono? Quali sono le mie doti e le lacune?

Il sé reale sono tutti i concetti, le percezioni, i vissuti e le valutazioni che dai di te stesso, così come ti vedi e credi di essere.

Esso rappresenta la tua immagine allo specchio e la persona che si è al momento presente.

Quando scopri il tuo sé reale, hai un quadro preciso della persona che sei realmente, come agisci, quali sono le tue reali convinzioni e come gli altri ti vedono.

Il sé reale è elusivo, perché cogliere la propria vita, a volte, può essere una scoperta difficile e complicata, soprattutto perché bisogna vincere la sedimentazione delle nostre cattive abitudini.

Il sé reale come presa di coscienza delle proprie doti e lacune

Una volta che hai scoperto la realtà, come ti vedono gli altri, devi metterla in relazione con l’immagine ideale di te per capire quanto sei distante, quali aspetti hai in comune e vorresti preservare, quali aspetti invece sono mancanti e devi sviluppare.

In effetti l’area di sovrapposizione tra il sé reale ed sé ideale rappresenta le tue doti, mentre l’area del sé reale che non combacia rappresenta le tue lacune.

Come già detto, è molto facile che ti sfugga la percezione della realtà di ciò che sei, nonostante gli altri riescano a coglierlo con chiarezza.

Purtroppo le persone che potrebbero esprimere un giudizio sui tuoi comportamenti non lo fanno per non ferire i tuoi sentimenti o perché sono presi dalla “sindrome della reticenza”.

Consigli per scoprire il sé reale

Per scoprire il tuo sé ideale devi prima prendere coscienza del naturale autoinganno presente in ogni individuo, che tende a sviare i tuoi tentativi di chiara autovalutazione, in modo da poter confermare l’immagine distorta che hai di te.

Capito questo, segui i seguenti passi:

• tieni sempre in mente che esiste la sindrome della reticenza;
• cerca attivamente i feedback negativi su di te;
• prendi spunto dalle critiche dei cosiddetti “avvocati del diavolo”;
• preferisci le valutazioni dei tuoi collaboratori e colleghi a quelle dei tuoi superiori.

Attenzione, nel passare in rassegna i punti di forza e di debolezza non concentrarti solo sugli ultimi!

É dimostrato che concentrarsi solo sui punti deboli attiva stati d’animo difensivi, che non aumentano la motivazione necessaria al cambiamento.

Dopo avere analizzato le prime due scoperte e come esse motivano al cambiamento, sicuramente ti è venuta spontanea la domanda:

• ma come realizzo il cambiamento?

Scoprirai come realizzare il cambiamento nella terza scoperta del metodo di auto-apprendimento diretto, che finora stiamo seguendo.

Vai alla terza tappa!

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