Oggi voglio condividere con te una citazione di Dale Carnegie che dice:
“Non avere paura di dare il tuo meglio per quelli che apparentemente sono dei piccoli lavori.
Ogni volta che ne domini uno, esso ti rende molto più forte.
Se fai i piccoli lavori bene, quello più grande tende a prendersi cura di sé stesso”.
Queste magnifiche parole ci mostrano due importanti realtà:
Il quinto dei sei ingredienti per fare un leader è l’Eccellenza!
Eccellere significa andare oltre la media e fare molto di più di quello che ci aspetta da te.
Per eccellere non devi mai fare le cose solo per quello che ricevi, ma devi fare quello che è giusto fare in relazione alla situazione in cui ti trovi.
Un buon leader sa come portare le persone all’eccellenza e farle andare oltre la media.
Nella società odierna, soprattutto nella televisione, viene dato molto spazio alla mediocrità, quasi a disincentivare le persone che vogliono eccellere.
L’eccellenza invece andrebbe cercata da tutti ed insegnata soprattutto ai bambini, in modo che possano dare il meglio di sé quando saranno adulti.
Qualche anno fa chiesi ad un mio collaboratore di fresca assunzione di dare di più per finire in tempo un progetto. Lui mi rispose che avrebbe dato di più solo quando l’azienda lo avrebbe pagato di più.
Scioccato dalla sua risposta, non in linea con la mia visione e con il gioco di squadra che facevano gli altri collaboratori, gli risposi che il percorso più naturale sarebbe stato prima la dimostrazione del suo valore ed impegno e poi, alla fine del percorso di inserimento ed addestramento, sicuramente gli avremmo incrementato lo stipendio in base al valore dimostrato.
Gli spiegai inoltre che, soprattutto perché era “un giovane agli inizi”, non doveva solamente accontentarsi di avere un posto di lavoro, ma avrebbe dovuto fare di tutto per migliorare sé stesso, applicando al meglio gli studi che aveva fatto; di conseguenza ne sarebbe scaturito un miglioramento e la possibilità di guadagnare di più, anche lasciando la nostra azienda.
Purtroppo continuò con il suo atteggiamento e automaticamente gli altri, sobbarcandosi anche il suo lavoro, lo iniziarono a rifiutare nella squadra: lui si stava autoescludendo.
Alla fine del periodo contrattuale non gli rinnovai il contratto, nonostante, in dieci anni di esperienza, ad ogni nuovo collaboratore avevo sempre fatto in modo che l’azienda gli rinnovasse il contratto.
Cosa era successo?
Non aveva percorso “il chilometro in più”, mentre tutti gli altri lo facevano ed, automaticamente, era restato indietro da solo.
Gli altri componenti della squadra, invece, percorrendo “il chilometro in più” volevano raggiungere l’eccellenza e desideravano (come è poi successo) diventare dei leader.
La filosofia del tempo attuale è “avere la massima aspettativa con il minimo sforzo”.
Oggi, le persone comuni sembrano dire: ho intenzione di fare il minimo che ci si aspetta da me e provare ad ottenere il massimo da esso.
La filosofia dell’eccellenza, invece, è “avere la minima aspettativa con il massimo sforzo”.
Ci sono tre principi sull’eccellenza che devi tenere a mente:
“Percorrere il chilometro in più” è fare più di quanto sei tenuto a fare per raggiungere un obiettivo o ottenere un compito svolto correttamente.
Ricorda che “non c’è ingorgo stradale sul chilometro in più” (Zig Ziglar).
In primo luogo non c’è un sacco di gente che cammina un chilometro in più e, quindi, ti distinguerai perché la gente ti riesce a vedere più facilmente.
In secondo luogo “facendo un chilometro in più” ogni giorno potrai accumulare tanta strada in più sul cammino che ti porta all’eccellenza.
Allora, quanto sei disposto a fare il chilomentro in più?
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