Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità … E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola…
Vangelo di Giovanni, Cap. 17, 18-23
Nell’ultima settimana in tutto il mondo di fede cristiana (cattolico, ortodosso, protestante, etc.) si è commemorata l’ultima parte della vita di Gesù Cristo, la sua accoglienza festosa a Gerusalemme, l’Ultima Cena con i suoi apostoli, il tradimento di Giuda, la sua cattura, il suo processo, la sua Passione, la sua Morte ed infine la sua Resurrezione.
In una settimana di racconti evangelici tutti gli aspetti della natura e delle relazioni umane si possono evidenziare e meditare:
- un popolo schiavizzato e disumanizzato che attende un leader divino che sia portatore di una nuova speranza per tutti gli uomini che soffrono;
- il vero leader Gesù, che, ben conscio della debolezza umana e ottimo conoscitore dei suoi uomini prescelti, cerca tenere unita la sua cerchia ristretta con un ultimo incontro di ammaestramento, prima della sua dipartita;
- il traditore Giuda, che tipicamente, sempre presente in tutte le comunità o relazioni umane, è il seguace che non avendo la forza di essere leader, vuole manovrare il leader per i suoi personali obiettivi;
- il sommo sacerdote Caifa, che per invidia e per mantenere un potere basato sulla manipolazione e la coercizione, paga persone e crea false accuse per eliminare il nuovo leader che avanza;
- il re Erode Antipa, che pur di vivere agiatamente, vive alle spalle del suo popolo, appoggiandosi al vero potere in mano ai Romani;
- il nuovo leader indicato da Gesù, Pietro, che non ancora pronto, per esserlo, ha paura di prendere in mano la situazione e le responsabilità che ne derivano;
- il leader di posizione Pilato, che per quieto vivere e per non assumere dei rischi, se ne lava le mani e fa finta di non riconoscere la verità che di lì a poco avrebbe iniziato a seppellire un mondo ormai superato e alla ricerca di un nuovo messaggio di pace e speranza;
- il sacrificio del vero leader Gesù, che, aderendo fino in fondo alle promesse fatte, da l’esempio definitivo ai suoi seguaci di quanto la vera leadership sia il servire gli altri, al costo di dare la vita;
- la mancanza di fiducia degli apostoli, che, non ancora pronti ad essere dei leader, non capiscono fino in fondo l’esempio del loro leader, ma dovranno metterne in pratica gli insegnamenti per potere un giorno diventare come lui;
- la Resurrezione, come adempimento definitivo della promessa di Gesù, il quale di fronte a tutto, dimostra una forte integrità nel mantenere gli impegni presi;
- l’importanza e la forza delle donne, Maria la madre di Gesù e la Maddalena, come sostegno ad un gruppo di uomini sfiduciati e persi;
- le iniziali difficoltà dei nuovi leader per moltiplicare una comunità che dopo più di duemila anni è ancora viva.
Con la morte in croce, Gesù ha preso il posto dei non-uomini del tempo: schiavi, emarginati, sofferenti, dimenticati.
Anche se dopo la crocifissione l’Uomo sembra finito e tutto sembra tornare come prima, l’atto della Resurrezione porta una speranza di cambiamento, di rinascita, di libertà e di dignità per tutti gli uomini, una speranza che cambierà il mondo per sempre.
La concezione dell’uomo non sarà più la stessa!
Ci sarebbe tanto da dire, ma non mi permetto di dire altro, perché non ne sarei all’altezza!
Mi piace solo evidenziare il metodo di moltiplicazione della leadership applicato da Gesù per creare altri leader o, come dice lui stesso, “pescatori di uomini”.
Il leader è un “pescatore di uomini” e la sua priorità è creare altri leader, poiché sono essi che amplificheranno la missione.
Gesù ha trascorso più tempo con dodici uomini che con tutta l’umanità.
Per moltiplicare la sua missione, egli ha usato cinque fasi fondamentali:
- 1 preparazione io insegno, tu mi ascolti
- 2 osservazione io faccio, tu mi osservi
- 3 cooperazione io faccio, tu mi aiuti
- 4 delega tu fai, io ti guardo
- 5 moltiplicazione tu fai, io me ne vado
Se solamente ogni uomo fosse capace di applicare veramente a fondo e con integrità tali passi, allora il mondo sarebbe migliore e guidato da grandi leader.
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Qualcosa è andata storta.
Fabio Libes
Metodo semplice, ma eccezionale!
Stefano
Pasquale, grazie per questo blog.
Io sono un discepolo di Gesù e nella mia vita di tutti i giorni applico i principi di leadership definiti da Lui.
Più approfondisco l’argomento e più trovo che quello che viene insegnato nelle aule è stato già definito e modellato da Gesù.
Tra poco uscirà il mio percorso per le imprese basato sullo studio cronologico della vita del Leader Gesù!
Buon Lavoro!
Pasquale Troianiello
Grazie Stefano!
Sono d’accordo con te! C’è ne sarebbe da scrivere sulla leadership di Gesù e se tu lo stai facendo ne sono contento. Anzi tienimi informato, poichè mi interessa. Perchè non fare un libro?
Ciao e buon lavoro!