Tra le basi della leadership c’è il sacrificio del leader.
Ralph Waldo Emerson, un noto filosofo statunitense affermava che “per ogni cosa che si perde si guadagna qualcosa, mentre per ogni cosa che si guadagna si perde qualche altra cosa”.
Molte persone ai tempi di oggi vogliono salire la scala di un organizzazione o di un gruppo, perché credono che libertà, i premi e il potere li aspettano al vertice, quindi pensano solo di guadagnarci qualcosa.
Essi non capiscono che la vera natura della leadership richiede il sacrificio del leader, un servizioAMP.
Essere leader significa “dare l’esempio”, perché le persone tengono d’occhio ogni tua mossa.
Non puoi chiedere che gli altri facciano sacrifici per una giusta causa se anche tu non li fai prima di loro!
I grandi leader rinunciano sempre a qualcosa per ottenere il proprio valore personale: divertimento, famiglia, relazioni, tranquillità economica, tempo libero, sicurezza nel lavoro.
In poche parole, un leader lavora sodo, ma si “abbassa” prima degli altri quando la situazione lo richiede.
Il leader può addirittura ritrovarsi ad essere un “capro espiatorio” che, spesso, si accolla, o gli viene accollato, il peso che gli altri non vogliono sopportare.
Continuando a scoprire le “Leggi della leadership”, John Maxwell ci ricorda ciò con La Legge del Sacrificio:
un leader deve scendere per poter salire.
La leadership e il successo hanno dei costi, hanno il loro prezzoAMP!
Il leader, spesse volte, si trova nella necessità di rinunciare al diritto di pensare a sé stesso, dovendo sacrificarsi per l’interesse dell’organizzazione.
Quando tu diventi un leader, perdi il diritto di pensare a te stesso!
La leadership richiede sacrifici: di solito, più alta è la posizione, più alto è il sacrificio.
Tieni bene in mente queste 4 regole:
molte persone prima di imbarcarsi nella loro carriera hanno dedicato molti anni della loro vita agli studi per acquisire gli strumenti giusti; gli atleti fanno ore di allenamento prima di ottenere i risultati che si aspettano;
il cuore della leadership è mettere gli altri davanti a te, più responsabilità accetti, meno opzioni e libertà hai;
come leader, se pensi di aver guadagnato il diritto a smettere di fare sacrifici, allora potresti metterti nei guai; il sacrificio è un processo continuo, non un pagamento in una sola rata;
più alto tu andrai, più ti costerà in termini di rinunce e sacrifici.
Se vuoi capire meglio quanto sei disposto al sacrificio pratica i seguenti 3 passi.
Crea una lista delle cose a cui rinunceresti per salire in alto e un’altra lista delle cose a cui non sei disposto a rinunciare in anticipo.
Tieni in considerazione bene la lista che contiene le voci come la tua salute, il matrimonio, le relazioni sentimentali e con i figli, il tempo libero, le finanze.
Rifletti bene con cosa sei disposto a scambiare il tuo tempo, energia e risorse per aumentare il tuo valore personale.
Se ci sono ambiti dove ciò può succedere, trova un antidoto a questo tuo modo di pensare, creandoti delle affermazioni di crescita continua.
Tieni in mente che, il leader che si sacrifica, secondo “il principio di reciprocità”, motiva i seguaci/collaboratori ad aiutare chi li ha aiutati e ad impegnarsi personalmente nei confronti della collettività, rinunciando agli interessi personali.
In poche parole, se prima il sacrificio del leader non è di esempio, niente di meglio bisogna aspettarsi da chi lo segue!
L’articolo è una mia personale interpretazione delle 21 Leggi fondamentali del Leader di John Maxwell, che ti consiglio di leggere.
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