L’autoriflessione, nella sua forma più semplice, significa prendersi del tempo per rallentare e pensare sé stessi e alle proprie esperienze, come parte dell’aumento della propria autoconsapevolezza, del proprio apprendimento e crescita.
L’autoriflessione nella leadership significa dedicare tempo a pensare a te stesso come leader: è fondamentale per lo sviluppo della tua leadership, ti consente di svelare chi sei veramente e ti dà l’opportunità di modificare un comportamento auto-limitante.
Implica l’analisi del tuo attuale livello di abilità, dei punti di forza, debolezze, modelli comportamentali e come cerchi di influenzare gli altri.
Si tratta anche di esplorare e ottenere chiarezza sui tuoi valori, obiettivi e ambizioni.
Tutto ciò serve ad aumentare la consapevolezza di te, l’allineamento, l’autenticità, l’apprendimento e la crescita.
L’autoriflessione accelera anche il miglioramento delle tue capacità e pratiche di leadership, inclusa la tua intelligenza emotiva, e ti consente di comprendere meglio gli altri.
Quanto è importante l’autoriflessione per un leader?
Spesso si tende a romanticizzare la leadership.
Quando qualcuno viene promosso in una posizione manageriale, tutti si complimentano con lui e gli dicono che alla fine ce l’ha fatta. Queste reazioni sono comprensibili.
Occupare un ruolo di leadership comporta spesso maggiore prestigio, risorse finanziarie, flessibilità e opportunità future.
Spesso dimentichiamo, tuttavia, che c’è un rovescio della medaglia: la leadership è un lavoro duro ed estenuante.
Un leader ha molte responsabilità che gli richiedono di svolgere diversi compiti e monitorare i progressi su una moltitudine di obiettivi.
Oltre a gestire le proprie prestazioni, un leader è anche responsabile delle prestazioni dei propri collaboratori, che tendono a portare le loro preoccupazioni e/o ansie e si aspettano che anche il loro leader li aiuti a gestirle.
Una ricerca evidenzia che quando i collaboratori lottano con problemi emotivi, si avvicinano al loro leader più che ai loro colleghi, pensando che sia compito del leader aiutarli a far fronte al disagio emotivo sul lavoro.
Combinata con il lavoro svolto, la gestione delle emozioni dei collaboratori può esaurire l’energia dei leader, lasciandoli impoveriti e non coinvolti nel lavoro.
Per recuperare le energie esaurite, l’auto-riflessione quotidiana aiuta molto il leader. Bastano pochi minuti ogni giorno per avere dei buoni risultati.
Per esempio, potresti impiegare qualche minuto al mattino per pensare e annotare tre cose o aspetti che ti piacciono di te stesso e che ti rendono un “buon leader“.
Un processo ciclico di autoriflessione in 4 passi
Un valido processo di autoriflessione è il processo SPRIA, che è ciclico:
- Faccio esperienza del mio agire
- Rifletto sull’esperienza
- Apprendo dalla riflessione
- Agisco in base a quanto appreso
- Ritorno al punto 1
Approfondiamo allora i 4 passi di una autoriflessione efficace.
Sperimentare
Sperimentare cosa tu o gli altri avete fatto, o non fatto, e il contesto in cui l’esperienza si è verificata
Riflettere
Riflettere sull’esperienza rivalutandola più volte, facendo attenzione alle tue azioni e i relativi sentimenti, a come hai usato le tue competenze di leader, per esempio in esperienze precedenti.
Apprendere
Apprendere dalla riflessione, per esempio guadagnare una più profonda comprensione di come ti senti nell’assumere il ruolo da leader.
Agire
Agire in base al nostro apprendimento e alle nostre capacità, per esempio mettendo in azione nuove intuizioni e idee, scorgendo nuove opportunità di leadership.
Il tempo per l’autoriflessione crea l’integrità nella leadership
Un “timeout” per l’autoriflessione può fornire lo spazio per consentirti di capire cosa è importante più che urgente, renderti più deciso e fiducioso e consentirti di concentrarti sulla costruzione di un gruppo efficace o di strategie aziendali vincenti.
L’autoriflessione quindi può:
- avere un impatto significativo e positivo sui risultati dei cambiamenti quotidiani sul posto di lavoro;
- offrire l’opportunità di allontanarti dalle situazioni urgenti e spesso infuocate, riflettendo su approcci migliori e più produttivi per risolvere questo tipo di situazioni.
Ecco 6 strategie che puoi implementare per aiutarti con l’autoriflessione:
- Prenota del tempo nel tuo calendario per prenderti 15 minuti della giornata per riflettere sui risultati della tua giornata (magari in macchina mentre torni a casa).
- Fai una passeggiata intorno al tuo isolato, quartiere o intorno al tuo edificio per rinfrescarti e rilassarti. Respira profondamente mentre cammini per ripristinare il tuo stato di energia.
- Stabilisci e gestisci le tue priorità attorno a una routine quotidiana per un tempo di riflessione.
- Arriva in ufficio 30 minuti prima del tuo orario attuale per riflettere sulla giornata che ti aspetta e sui risultati che vuoi ottenere.
- Non controllare le e-mail per prima cosa, concediti il tempo per entrare nella giusta mentalità ed energia per la giornata.
- Blocca del tempo per un giorno alla settimana da 30 minuti a 1 ora per riflettere sui tuoi comportamenti e sulla tua mentalità per la settimana.
***
L’autoriflessione è un processo che dona e favorisce l’umiltà!
Ma questo è il fondamento di una grande leadership e ti guiderà nella giusta direzione per arrivare nel luogo che mentalmente hai pianificato di essere.
Come dice il famoso detto, “Più sei riflessivo, più sei efficace.”
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