Scopri le 5 facce dell’empatia per una relazione ottimale

Quante sono le facce dell’empatia?

Sono rimasto molto colpito dal film su Abramo Lincoln di Steven Spielberg e dalla suprema interpretazione di Daniel Day Lewis.

È un film da vedere, soprattutto per gli insegnamenti di leadership che traspaiono dalla figura di Lincoln.

Diceva:”Quando mi accingo a parlare con la gente, passo due terzi del tempo a pensare a ciò che loro vogliono sentire ed un terzo a ciò che io voglio dire.

Questa frase è essenziale per capire che, per relazionarsi, guidare o gestire gli altri è fondamentale che tu abbia la consapevolezza e la padronanza di te stesso, ma, soprattutto, dovrai interpretare e comprendere le emozioni di coloro che guidi o gestisci.

In poche parole dovrai far leva sulle abilità emotive sociali, fondamentali per relazionarsi, connettersi, o quantomeno vivere in armonia con le persone.

Abbiamo già visto che la prima dimensione delle abilità emotive sociali è l’empatia.

Essere empatico significa che riesci a metterti nei panni e nelle situazione degli altri, riconoscendo le loro difficoltà e trovando gli spunti per aiutar loro a superarle.

Empatizzare con qualcuno, comprendere il suo punto di vista, non significa che sei d’accordo con il suo punto di vista, ma è veramente il saper riconoscere le sue emozioni, essere attento ai suoi sentimenti e prendere le decisioni che tengano in considerazione questi sentimenti.

Diverse sono le facce dell’empatia.

Scopriamole insieme!

Le cinque facce dell’empatia

L’empatia è una capacità appresa dalla prima infanzia, dove si pongono le basi per poter entrare in contatto con gli altri attraverso i segnali che ci si scambia nella comunicazione verbale e non.

Se un bambino viene allevato in completo isolamento, allora può non conoscere come usare la capacità empatica.

La mancanza di empatia può far si che si interagisca con gli altri considerandoli dei modelli e non degli individui unici differenti tra loro.

Se sei una persona empatica, invece, sei altamente sensibile e finemente sintonizzato sulle emozioni degli altri. Riesci a sentire tutto il modo che ti circonda, anche in modo estremo,  attraverso l’intuizione degli altri.

Esiste un’importante distinzione tra empatia, simpatia e compassione.

Sia la compassione che la simpatia riguardano il sentimento per qualcuno: vedere la propria angoscia e rendersi conto che stanno soffrendo.

La compassione è un elemento che manca di simpatia, ma la radice delle parole è la stessa.

L’empatia, al contrario, riguarda il provare quei sentimenti per te stesso, come se tu fossi quella persona, attraverso il potere dell’immaginazione.

Cinque sono le facce dell’empatia come le facce di una unica moneta.

Esaminiamole una per una.

1 – Comprensione degli altri

La prima delle facce dell’empatia è il saper cmprendere gli altri, cioè saper percepire le loro emozioni, i loro sentimenti e i loro punti di vista, avendo un interesse reale per le loro preoccupazioni.

 2 – Assistenza agli altri

La seconda delle facce dell’empatia è l’assistenza agli altri, che significa riuscire ad anticipare e quindi soddisfare le loro esigenze.

3 – Valorizzazione degli altri

Un’altra faccia è la valorizzazione degli altri passa attraverso la percezione delle loro esigenze di sviluppo e cambiamento, contemporaneamente alla capacità di mettere in risalto le loro abilità.

4 – Sfruttamento delle diversità

Sfruttare le diversità è saper combinare ed esaltare le capacità che vengono da persone diverse è ancora un’altra faccia dell’empatia.

5 – Consapevolezza politica

L’ultima delle facce dell’empatia è la consapevolezza politica, cioè la capacità di saper leggere le correnti emotive di un gruppo ed i rapporti di potere.

In modo conciso, “essere empatico” significa saper comprendere i sentimenti canalizzati attraverso messaggi verbali e non verbali, per dare sostegno emotivo a qualcuno in caso di necessità  e per capire il legame tra le emozioni e il comportamento degli altri.

In un prossimo articolo, ti indicherò alcune tecniche per migliorare la tua empatia.