Leadership collaborativa: le 5 lezioni che arrivano dalle api

Leadership-collaborativa-swarm-leadership Hai mai sentito parlare di Leadership Collaborativa o Swarm Leadership?

Quale tipo di leadership di leadership sarà necessaria nei prossimi anni del XXI secolo?

Leggi questo articolo e imparerai molte cose avanzate sulla leadership dei prossimi decenni.

Oggi, stiamo attraversando una rivoluzione tecnologica che sta cambiando il modo in cui lavoriamo, viviamo e ci relazioniamo gli uni con gli altri. Stiamo parlando della Quarta Rivoluzione Industriale, detta anche Industria 4.0.

La natura della leadership, come tutte le cose insite nell’uomo e nella società, ha impattato ed è stata impattata in una maniera biunivoca dalle varie teorie sociali, economiche e organizzative delle varie ere umane, dando vita a differenti teorie, modelli e stili di leadership consoni a ciascuna era.

Per adattarsi e avere successo nell’odierno ambiente volatile, incerto, complesso e ambiguo, per i leader può essere utile cambiare il loro modo di pensare all’organizzazione, passando dalla meccanica alla biologia e vedere l’organizzazione come un organismo vivente a tutti gli effetti.

La leadership necessaria nella nuova rivoluzione industriale che stiamo vivendo sarà definita dalla capacità di allineare, coinvolgere e far collaborare agilmente reti di squadre e organizzazioni, con chiarezza di intenti e determinazione ad avere successo.

È una leadership collaborativa, detta anche Swarm Leadership!

Leadership Collaborativa o Swarm Leadership

Richard Kelly, nel suo libro Constructing Leadership 4.0: Swarm Leadership and the Fourth Industrial Revolution”, riassume cinque principali tendenze sociali, filosofiche e tecnologiche che sono alla base di Industry 4.0:

  1. Iper-connettività globale, attraverso Internet delle Cose;
  2. Trans-umanesimo, con il conseguente miglioramento intellettuale e fisiologico dell’essere umano, attraverso le nanotecnologie, la medicina a distanza, il benessere gestito da applicazioni mobili (app) sui telefoni cellulari (smartphone) e la realtà aumentata;
  3. Robotica e intelligenza artificiale, che rispettivamente sostituiranno azioni e decisioni finora fatte dall’uomo;
  4. Data-ismo, cioè l’aggregazione e la gestione di una grossa mole di dati, che ogni organizzazione dovrà conservare, analizzare, proteggere e usare in modo etico;
  5. Sorgenti alternative di energia, che impatteranno soprattutto il mondo dei trasporti.

Queste cinque principali tendenze influiranno senza dubbio in modo forte sul mondo organizzativo, aziendale e sociale e di conseguenza ci sarà bisogno anche di trasformare la leadership che guiderà questa trasformazione. Il lavoro dell’uomo sarà sempre più un lavoro che si sposterà verso la conoscenza specializzata e di talento, come:

  • La programmazione informatica e robotica;
  • La scienza per la gestione e la sicurezza dei dati;
  • La scienza per la regolamentazione politica ed etica di Internet, che ha creato aziende che vanno oltre il concetto di stato e nazione;
  • La scienza per regolamentare le libertà individuali e di gruppo, che possono essere minate dal possesso di dati personali da parte di aziende non statali;
  • La scienza per l’integrazione e la collaborazione tra il mondo digitale, biologico, fisico e socioeconomico.

Le organizzazioni dovranno rispondere a questo nuovo mondo, il Mondo 4.0, con strutture più agili e autonome, attraverso reti collaborative:

la leadership dovrà passare da un leader che decide e influenza a un leader facilitatore di connessione, per portare al successo un ambiente organizzativo agile, connesso, integrato e collaborativo.

Si passa allora da una leadership, sorgente della conoscenza e delle decisioni, a una leadership collaborativa che sa creare un giusto ambiente agile di reti collaborative, che sono capaci di far prosperare le idee, le decisioni e le direzioni da prendere che arrivano da risorse, non pagate o ricompensate direttamente dalla leadership.

È lo sciame di consumatori, clienti, partner, fornitori, vari altri stakeholder, analisti di dati e algoritmi intelligenti decisionali: è la Leadership 4.0.

Il Prof. Kelly vede la Leadership 4.0 come una Leadership Collaborativa, basata sul presupposto che essa dovrà favorire un ambiente collaborativo e, in modo agile, dovrà dare una risposta veloce allo sciame di idee e proposte, generate da comunità variegate e interconnesse.  

Di conseguenza, un sistema organizzativo non deve essere controllato in modo assoluto solo dal leader, ma dovrà essere autonomamente autogestito da un feedback interno alla stessa organizzazione e da microstrutture agili e autonome, lo sciame, che si auto-osservano e, in modo collaborativo, fanno di tutto per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione, la cui interconnessione e collaborazione viene favorita del leader: questa è l’Organizzazione 4.0.

Questa concezione di leadership di tipo a sciame esprime una relazione leader-collaboratore di stimolazione reciproca che è capace di convertire i collaboratori in altri leader. Più individui interagiscono attraverso una varietà di strutture formali e informali, ampiamente definite, e assumono una varietà di ruoli di leadership nel tempo, sia formalmente, che informalmente.

La leadership dello sciame (swarm leadership) è l’arte di far parte di uno sciame, che cerca di fare la differenza, lasciando andare la necessità di controllare o regolare il contributo degli altri.

Tale definizione viene dal sistema collaborativo che esiste nello sciame delle api o di altri sistemi biologici naturali. L’osservazione delle abitudini migratorie delle api da miele offre cinque lezioni su ciò che è necessario affinché il compito del leader dello sciame possa prosperare bene, diversamente dai sistemi organizzativi tradizionali più burocratici.

Lezione 1: concentrarsi su problemi reali

Le api da miele si concentrano su questioni significative che hanno un impatto sulla loro colonia. Allo stesso modo, la facilitazione dello sciame organizzativo deve concentrarsi su questioni autentiche che hanno rilevanza quotidiana per il successo e la sopravvivenza dell’organizzazione

Lezione 2: dividersi in squadre

Le api da miele si dividono in piccoli gruppi di lavoro autonomi, allineati con la colonia più grande. Questo approccio dovrebbe essere replicato con successo nel mondo organizzativo. Queste squadre autonome devono essere inter-funzionali e auto-organizzate, per perseguire il loro obiettivo con responsabilità, ma anche allineate con il più generale ecosistema organizzativo.

Ciò consente alle squadre di essere agili ed evita il problema di diminuire i contributi individuali, man mano che il gruppo cresce.

Lezione 3: esercitare la leadership collaborativa

Le api da miele hanno proprio un modello di leadership collaborativa. È un malinteso comune che l’ape regina abbia l’autorità decisionale esecutiva. Questo non è vero; piuttosto, il ruolo dell’ape regina è esclusivamente quello di riprodurre e nutrire la colonia.

Allo stesso modo, nella facilitazione dello sciame organizzativo, le idee e le decisioni non sono indirizzate attraverso il leader o un’autorità centralizzata, ma attraverso agenti auto-organizzati che prendono decisioni condivise.

Lezione 4: abbracciare la diversità.

Le api accettano le idee diverse e le incorporano nelle loro abitudini decisionali e lavorative generali. La facilitazione dello sciame organizzativo prospera anche attraverso diverse prospettive: è un processo decisionale plurale che promuove un ambiente inter-funzionale in cui diversi campi, discipline e culture si intersecano per produrre diversi pensieri e idee intersezionali.

La facilitazione dello sciame beneficia del contributo di più parti interessate, inclusi dipendenti, clienti, venditori, fornitori e concorrenti.

Lezione 5: utilizzare mezzi per filtrare le informazioni.

Le api usano la danza agitata, come mezzo per filtrare le idee e per raggiungere la concorrenza. Nelle organizzazioni tradizionali, la creazione del consenso di gruppo è un’attività un po’ complessa, che richiede alti livelli di organizzazione e un tempo amministrativo dedicato a raccogliere ed elaborare i dati. Ma oggi, gli strumenti collaborativi che utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale vengono utilizzati per filtrare e dare un senso ai dati. Gli algoritmi AI sono, a loro volta, ispirati anche al mondo naturale.

Ad esempio, alcuni ricercatori hanno studiato le reazioni collettive delle formiche e sviluppato una serie di algoritmi che replicano il modo in cui le colonie di formiche rispondono al loro ambiente. Questi strumenti non dovrebbero mai guidare la soluzione, ma sono un modo pratico per raccogliere e filtrare i dati generati attraverso l’innovazione aperta.

Da queste cinque lezioni possiamo definire le caratteristiche principali del leader “facilitatore dello sciame”:

  • Il facilitatore dello sciame dovrebbe concentrarsi sulla costruzione delle giuste condizioni, in modo che i componenti dello sciame possano innovare, e mai pensare di fare innovazione sostituendosi a loro. Osservando ancora il mondo delle api, l’apicoltore si concentra per migliorare le condizioni e l’ambiente di cui le api hanno bisogno per prosperare, ma non interferisce mai con la naturale capacità delle api di produrre il miele.
  • Il facilitatore dello sciame deve aiutare a coltivare le relazioni nello sciame, cioè essere il connettore che raccoglie e guida le idee che sono generate da tutti i componenti del gruppo collaborativo.
  • Il facilitatore dello sciame dovrebbe essere ispirato e guidato dall’energia del gruppo e non dagli ordini del giorno e da orari prefissati.

Conclusioni

Cosi come il mondo professionale ed aziendale continua a svilupparsi e cambiare, cosi il modo con cui i leader e i manager all’interno delle organizzazioni gestiscono i propri team deve evolversi con esso.

In passato, i leader lavoravano spesso in silos, gestendo solo i compiti che rientravano direttamente nel loro campo.

Oggi, invece, i leader devono affidarsi a metodi di leadership collaborativa come mezzo per abbracciare l’innovazione e raggiungere gli obiettivi unici della loro organizzazione.

La leadership collaborativa è una pratica di guida e gestione in cui i membri del team di leadership lavorano insieme in tutti i settori per prendere decisioni e mantenere la propria organizzazione prospera.

Questo stile di leadership è diventato comune tra i manager di oggi, sostituendo il metodo standard di leadership top-down del passato, in cui i dirigenti di alto livello prendevano decisioni che scendevano ai dipendenti senza offrire alcuna informazione su come o perché tali decisioni fossero state prese.

Nel complesso, le organizzazioni guidate da leader collaborativi sviluppano team più agili, innovativi e altamente funzionanti che possono avere un impatto duraturo in tutti i settori.


Per approfondire il Modello della Leadership 4.0, ti consiglio di leggere il libro Leadership 4.0 .


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