Un fenomeno crescente su Internet sono i Social Media, strumenti come applicazioni per Internet mobile (telefoni e tablet) o per personal computer, che permettono lo scambio e la creazione di contenuti generati dagli utenti.
Con la dizione Social Network, o Rete Relazionale, invece si intende la rete di persone che utilizzano il social media per creare la propria rete di comunità on-line.
Essi rappresentano un reticolo di persone unite tra loro da interessi di varia natura, che decidono di costruire una community, intorno agli interessi che hanno da condividere.
Ormai ne esistono di tutti i tipi, per tutti i gusti, per differenti obiettivi e con diverse modalità comunicative.
Un fenomeno crescente su Internet sono i Social Media, strumenti come applicazioni per Internet mobile (telefoni e tablet) o per personal computer, che permettono lo scambio e la creazione di contenuti generati dagli utenti.
I social media sono oggi diventati un nuovo canale di comunicazione, di vendita, di business, di contatti, di promozione e marketing, di ricerca di personale qualificato e altro, con i quali il Leader 4.0 e le organizzazioni devono avere a che fare.
Attraverso questi nuovi canali mediatici, i leader possono comunicare e interagire con le persone che servono.
Se guidi una squadra o organizzazione numerosa, che si estende in diversi luoghi, o su diverse regioni geografiche e fusi orari, è fondamentale ridimensionare il tuo approccio senza perdere l’autenticità: è in questa situazione che i social media possono aiutarti.
Investire nella tua impronta social, come Leader 4.0, sarà fondamentale per entrare in contatto con i tuoi stakeholder in modo autentico ed è importante per diversi motivi:
- I tuoi clienti vogliono raggiungerti;
- I tuoi dipendenti vogliono vederti;
- I tuoi investitori ti monitoreranno;
- I tuoi potenziali clienti non mancheranno.
La Leadership 4.0 non può prescindere dall’uso dei Social Media per il leader e l’organizzazione.
Nella Leadership 4.0, per il leader, creare una presenza digitale non è più solo una cosa piacevole, ma essenziale, anche se è da bilanciare con la minimizzazione gli impatti negativi delle tecnologie digitali.
Social Media nella leadership: necessità e cautela
I siti di social media hanno acquisito una forte popolarità tra il pubblico: molti leader, aziende, organizzazioni, enti statali, associazioni sportive, politiche e religiose, hanno adottato per il loro marketing strategie per essere attivi o presenti nella sfera dei social media.
Tuttavia, lo sviluppo dei social media ha reso questi attori vulnerabili alla pubblicità negativa e può mettere in pericolo la loro reputazione.
La cultura organizzativa è determinata dal modo in cui i leader si comportano e guidano la loro organizzazione, specialmente durante una crisi.
Il modo in cui un leader si comporta oggi determinerà come l’organizzazione sarà domani.
Nel mondo di oggi, il grado di interconnessione tra leader aziende, organizzazioni, stakeholder e azionisti è aumentato drasticamente. Ciò implica una dipendenza reciproca dai comportamenti e dalle azioni degli altri.
Questo crescente grado di interconnessione è dovuto al fatto che le persone e le aziende stanno adottando i social media come parte della loro vita quotidiana.
C’è una scelta da fare: abbracciare o meno l’opportunità digitale. Non c’è momento migliore per accelerare la tua presenza digitale e fornire il supporto e la rassicurazione che i tuoi stakeholder cercano in te.
Oggi, rimanere connesso, pertinente al proprio ruolo e autentico, fa la differenza tra un leader che passa in secondo piano e uno che brilla.
Una domanda spontanea: come un leader può usare i social media in modo responsabile?
Sicuramente usarli come “un pulpito prepotente” non ti dovrà appartenere, né ti aiuterà. Parte della leadership, significa riconoscere che la propria influenza dipende dalla fiducia che si riesce a infondere nelle persone; ciò significa dimostrare di comprendere il potere che eserciti ed essere in grado di superare i tuoi errori personali.
E mentre questo è vero per i personaggi pubblici in generale, è doppiamente così per quelli a cui è affidato un certo grado di fiducia pubblica o privata in virtù della loro posizione, dalla quale deriva il riconoscimento della sua capacità di leader.
I 7 errori che un leader deve evitare sui Social Media
Con un po’ di attenzione, riflessione e con il pensiero sempre rivolto al fatto che agire attivamente sui social media è come entrare in un’arena, possiamo sfruttare questa opportunità cercando di evitare i seguenti errori.
1. Pubblicare quando sei arrabbiato (posticipa)
Con il numero altissimo di persone che sono attive sui social network, compresi i tuoi collaboratori, gli stakeholder, i clienti, gli alunni, i fornitori, i seguaci ecc., queste piattaforme sono un ottimo posto per raggiungerli.
Ovviamente, avrai bisogno di una pagina o di un profilo pubblico, di un blog o qualcosa simile per farlo. L’unico problema è che tutti vedranno i tuoi post, anche quelli che hai pubblicato in un momento di rabbia o frustrazione.
I tuoi contatti, o chi ti segue sul tuo account nei social media, potrebbero considerarti troppo avventato, cambiando opinione su di te e sulla tua personalità, anche se tu sai che in un momento di stress psicologico tutti possono incappare in questi incidenti, ma vai poi a spiegarlo!
2. Criticare gli altri (critica in privato)
Ogni persona critica gli altri, almeno un po’. Ma quando si tratta di social media, è facile sedersi dietro una tastiera, fare il leone da tastiera e criticare tutti, da chi conosci bene ai completi estranei.
Uno dei modi più rapidi per rovinare la tua influenza sui social media è criticare apertamente o parlare negativamente degli altri. Ricorda, tieni i giudizi per te stesso per evitare di ferire gli altri e, se proprio vuoi farlo, fallo di persona e in privato.
3. Sfogare i tuoi problemi (ogni tanto va bene)
Va bene sfogarsi per avere avuto una brutta giornata di tanto in tanto, ma mai farlo spesso e possibilmente evitare di farlo sui social. Potrebbe far credere a coloro che seguono il tuo profilo che ti interessi solo di te stesso e dei tuoi problemi, creando l’immagine di una personalità egoista.
Dopotutto, gli altri ti stanno seguendo per saperne di più su di te, sulla tua leadership, squadra, organizzazione o azienda, per trarne informazioni, ispirazione e per capire se fidarsi o meno.
Parla di te stesso per ricordare a tutti che anche tu sei umano, ma resta concentrato maggiormente sugli obiettivi della tua missione o organizzazione.
4. Lavare i tuoi panni sporchi (non interessa a nessuno)
Le persone sui social media non hanno bisogno di sapere di una lite che hai appena avuto con il tuo coniuge o di quella discussione che hai avuto in azienda, con un cliente o con uno stakeholder. Parte della creazione di una solida influenza sui social media è creare fiducia.
Se chi ti segue vede che parli male di altri, soprattutto di quelli che ti stanno più vicino negli affetti o nel lavoro, non si fideranno di te e tantomeno della tua organizzazione.
5. Immergerti nella politica (fallo solo se fai politica)
Non importa quali siano le tue opinioni politiche, i social media non sono il posto giusto per esprimerle, almeno che tu non guidi un partito politico o sia un politico.
È raro che tutti siano d’accordo con te e la tua visione politica, per cui questo porta solo a discussioni e tensioni non necessarie.
Se un leader di un’organizzazione non politica usa i social media per cercare di influenzare le opinioni politiche degli altri, allontanerà le persone che non sono d’accordo.
6. Tentare di essere perfetti (eccellente, non perfezionista)
Nessuno è perfetto, ma, come leader, si è tentati spesso di creare quella convinzione, se sai che gli altri dipendono dalla tua leadership e non vuoi deluderli. Questo è il motivo per cui va bene pubblicare qualcosa di personale su di te, come avere una brutta giornata, o riconoscere un errore che hai fatto, ma come detto prima, non esagerare.
Dovrai sempre dimostrare che tu e la tua organizzazione puntate all’eccellenza, cioè fate il meglio che si può, attraverso il miglioramento continuo. Ma, se sembri troppo perfetto, potresti far credere alle persone che vuoi nascondere qualcosa, in caso di una visione, un prodotto, un servizio o un risultato che, poi, tanto perfetto non è, di cui gli altri hanno il diritto di farlo notare.
7. Avere conversazioni private in pubblico (mostra rispetto)
Ad un certo punto, potrà capitare che qualcuno pubblichi qualcosa di dispregiativo sulla tua pagina o profilo. Può essere la lamentela di un cliente, una recensione negativa, qualche concorrente che vuole screditare, chi vuole divertirsi nel modo sbagliato o altro.
Siccome lo farà pubblicamente, il tuo primo istinto potrebbe essere quello di gestire la situazione sul social media, dimenticandoti che lo stai facendo pubblicamente.
Per creare una migliore influenza, devi gestire alcuni argomenti in privato. Se qualcuno pubblica un post o un commento che ti scredita, scrivigli che gli invierai un messaggio in privato per chiarire la questione. Questo dimostra che non sei permaloso: dimostrerai una personalità sicura di sé e farai in modo che gli altri rispettino di più te e la tua organizzazione.
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Essere sui social media potrebbe accrescere molto la tua influenza, ma devi saperlo fare.
Prima di pubblicare qualsiasi cosa sui social media, pensa attentamente a 360° a tutti i coinvolgimenti: ne va la tua reputazione e l’immagine della tua personalità.
Se sei arrabbiato, aspetta un po’ per pubblicare, per evitare il fin troppo comune rimpianto dei post sui social media.
Per quanto siano forti le influenze esterne e tra queste quelle che possono venire dai pericoli dei social media, ogni persona, anche il leader, se ha un ha forte personalità, riuscirà a non farsi sopraffare, usando a proprio vantaggio i social media come un mezzo per raggiungere i propri obiettivi e quelli della sua squadra, organizzazione, ma non usandoli come fine a sé stesso.
Per approfondire il Modello della Leadership 4.0, ti consiglio di leggere il libro Leadership 4.0 .
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