L’altro giorno mi sono imbattuto in un articolo dedicato a Madre Teresa di Calcutta, in cui c’era un elenco di otto regole, chiamato i Comandamenti Paradossali, che lei li aveva affisso sul muro di una sua casa per bambini a Calcutta.
Incuriosito da essi e cercando di approfondirli, ho scoperto che in realtà Madre Teresa, molto colpita da essi, non aveva fatto altro che ispirarsi ad un elenco originale scritto nel 1968 dall’autore Kent M. Keith, allora studente di diciannove anni, come parte di un libretto di leadership destinato agli studenti.
L’elenco si chiama:
i dieci comandamenti paradossali della leadershipAMP.
La radice dei comandamenti paradossali è stato lo sforzo di Kent M. Keith per incoraggiare dei promotori di cambiamento, cioè dei leader nuovi. Il cuore del suo messaggio era che il cambiamento è difficile e, chi si fa promotore del cambiamento non può impegnarsi solo per ragioni puramente egoistiche.
Kent M. Keith ha fissato i 10 Comandamenti paradossali come una sfida.
“La sfida è fare sempre ciò che è giusto e buono e vero, anche se gli altri non lo apprezzano”.
Eccoli!
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Se vuoi approfondire le idee di K. Keith ti consiglio il libro:
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Le persone sono illogiche, irragionevoli e centrate su loro stesse.
Amale comunque.
Se tu fai del bene, la gente ti accuserà di secondi fini egoistici.
Fai del bene comunque.
Se tu hai successo, guadagnerai dei falsi amici e dei veri nemici.
Abbi successo comunque.
Il bene che tu fai oggi sarà dimenticato domani.
Fai del bene comunque.
L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile.
Sii onesto e sincero comunque.
Anche i più grandi uomini/donne con le più grandi idee possono essere ostacolati dai più piccoli uomini/donne con menti più piccole.
Pensa in grande comunque.
Le persone a parole preferiscono i perdenti, ma seguono solo i vincenti.
Lotta per i perdenti in ogni caso.
Quello che tu spendi nel costruire per anni può essere distrutto in una notte.
Costruisci comunque.
Le persone hanno realmente bisogno di aiuto, ma potrebbero attaccarti se li aiuti.
Aiuta le persone comunque.
Dai al mondo il meglio che hai e verrai preso a calci nei denti.
Dai al mondo il meglio che hai comunque.
© Copyright Kent M. Keith 1968, rinnovato nel 2001
Per finire alcune parole di Keith:
“Ho visto un sacco di giovani idealisti andare per il mondo a fare ciò che ritenevano giusto, buono e vero, per poi tornare poco tempo dopo, scoraggiati e amareggiati, perché hanno ottenuto un ritorno negativo, nessuno li ha apprezzati, oppure non sono riusciti a ottenere i risultati sperati.”
“Ho detto loro che se avevano intenzione di cambiare il mondo, dovevano amare veramente le persone, solo così l’amore li avrebbe sostenuti. Ho anche detto loro che non potevano fare ciò per fama o gloria. Ho detto che se avessero fatto ciò che era giusto, buono e vero, avrebbero trovato un significato e una soddisfazione, e che solo il significato e la soddisfazione sarebbero stati sufficienti.”
Chissà se almeno gli uomini che ci governeranno in futuro conoscono o metteranno in pratica questi comandamenti?
Voi che ne dite?
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Se vuoi approfondire le idee di K. Keith ti consiglio il libro:
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