L’ego del leader è una componente della personalità del leader che va tenutà sotto controllo, per evitare degli eccessi controproducenti-
Se provi a guardarti intorno e osservi gli avvenimenti della vita reale , scopri che alcune persone in ruoli di leadership mantengono la loro efficacia nel tempo.
Atri, invece, passano da essere efficaci a diventare inefficaci, a volte diventando delle forze distruttive nelle loro organizzazioni, aziende, squadre, movimenti, partiti politici.
Come questo può accadere?
La prima causa è che il leader non si è creato o non è stato capace di creare una successione alla sua leadership, come se tutto possa essere solo nelle sue mani e quindi, senza o dopo di lui, tutto debba finire.
La seconda causa di questo tipo di cambiamento negativo coinvolge l’ego del leader (o come dire quel senso di auto-importanza), che può verificarsi quando qualcuno è in una posizione di leadership e, per vari motivi, perde il punto di vista circa il suo ruolo all’interno dell’organizzazione.
Non è raro per qualcuno che ha il potere, arrivare a credere che lui/lei è di gran lunga il più importante, competente e capace.
Abbiamo già parlato nell’articolo “Perché il leader perde la retta viaAMP” dei motivi che portano un leader a deragliare dal corretto comportamento, e, volendo essere realisti, molte persone narcisiste accedono a ruoli di leadership per rispondere ai bisogni del loro ego, causando poi molti degli eccessi della leadership.
Con lo scopo di approfondire i danni da eccesso di ego del leader sul nostro modo di essere leader, ho scovato nella rete un articolo molto interessante sul Blog di Sherry M. Winn dal titolo “Leadership: The Ego Versus The Sacred Self”, di cui voglio condividere alcuni passi.
Ecco un estratto tradotto per te!
Sherry M. Winn fa un paragone tra un “leader limitato” che si fa dominare dall’Ego e un “leader illimitato” che si affida al suo Sé Sacro , diventando un servitoreAMP degli altri.
Diventare un leader di successo significa avere la capacità di mantenere il tuo ego sotto controllo mentre operi col presupposto che stai costruendo un gruppo, una squadra, un movimento o un organizzazione per il servizio degli altri.
Perché è essenziale mantenere il tuo ego sotto controllo? Che aspetto ha l’ego quando sei in una posizione di leadership? Perché dovresti preoccuparti di servire gli altri?
Quando il tuo ego manda avanti la baracca, spesso perde la prospettiva su ciò che è veramente importante.Quando il tuo ego ti controlla, sei più preoccupato ad avere ragione che essere felice.
“Avere ragione” significa che non ascolti o valorizzi ciò che gli altri hanno da dire. Sei troppo occupato a fare in modo che coloro che ti circondano soccombano alle tue esigenze e convinzioni. Quando fai ciò, tu limiti te stesso, perché non consenti agli altri di espandere te stesso. Stai anche limitando quelli intorno a te, creando la convinzione che i loro pensieri non hanno valore. E alla fine diventa uno scenario del tipo “io perdo-tu perdi”. Forse potresti continuare a fare soldi o espanderela tua organizzazione, ma potresti non essere soddisfatto da questi successi.
Invece, quando il tuo ego non ti controlla, sei più interessato a creare un ambiente gioioso dove le persone hanno la capacità di parlare con te senza paura. Sei in uno spazio di condivisione, piuttosto che di controllo. Questo non significa che tu rinunci al totale controllo o che non prendi più le decisioni difficili. Significa, invece, che consenti ad altri di essere importanti e di sentirsi valorizzati. Significa che tu capisci che non sei il possessore di tutte le risposte e che altre persone possono contribuire al successo del gruppo, della squadra o organizzazione.
Quando sei gestito dall’ego, sei in un luogo di totale insicurezza. L’ego parla per paura. L’ego esige attenzione e non da attenzione. Tu spingi gli altri ad essere al tuo servizio, piuttosto che essere tu al servizio degli altri.
Come leader, l’essenza del tuo lavoro è quello di far sentire le persone intorno a te più forti e migliori, per consentire loro di raggiungere i livelli più alti, e per dare loro la consapevolezza di essere incredibili.
Quando sei gestito dal tuo sé sacro, tu ti rendi conto che la tua posizione di leader non è il potere di te, ma il potere di migliorare gli altri. Quando migliori gli altri, tu crei un business di maggior successo.
Quando sei gestito dal tuo sé sacro, sei un servo nel ruolo di leader, servi chi ti circonda, aiutandoli a raggiungere il loro pieno potenziale, servi la tua organizzazione creando migliori opportunità, servi il mondo, fornendo un prodotto migliore, un servizio migliore, una causa migliore.
L’ego è limitante. Esso limita te e gli altri , ma il tuo sé sacro è la parte leader di te che si espande a tutto il creato”.
L’articolo di Winn è molto chiaro e convincente sui tranelli nascosti nell’ego del leader, ma ricordandoti che la leadership parla con il noi, non con l’io, ti voglio lasciare con una frase di Albert Einstein:
“Maggiore è la Conoscenza minore è l’Ego, minore è la Conoscenza maggiore è l’Ego”.
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