La leadership trasformazionale è una relazione di mutua stimolazione e di elevazione che converte i seguaci in leader”
Bernard Bass
Il termine “Leadership Trasformazionale” fu introdotto per la prima volta nel 1978 da James MacGregor Burns nel suo premiato libro “Leadership” dove analizzava i leader politici.
Le sue conclusioni si incentrarono molto sulle differenze che possono esistere tra il management e la leadership.
Introdusse i due concetti di base della leadership “trasformazionale” e “transazionale“.
Abbiamo già approfondito la leadership transazionale e un suo modello nel post:
Il modello di Vroom-Yetton: i 7 passi per prendere le decisioniAMP
Più semplicemente per Burns, da una parte c’è una leadership transazionale, che basandosi su un scambio (transazione) tra il leader e i suoi collaboratori:
Dall’altra parte c’è la leadership trasformazionale.
Approfondiamo.
Secondo Burns, la leadership trasformazionale, invece, che si basa su un atteso cambiamento o trasformazione, che il leader trasformazionale riesce ad inspirare nel collaboratori e seguaci:
Nel 1985, Bernard M. Bass approfondì la teoria di Burns sulla Leadership Trasformazionale e Transazionale applicandoli alla leadership nelle organizzazioni.
Nei primi anni ’90, ancora Bernand Bass e Bruce Avolio, attraverso uno studio empirico, mapparono gli approcci più comuni alla leadership di manager e comandanti militari.
I due studiosi hanno posizionato la leadership trasformazionale e transazionale su un continuum e hanno definito più fasi nel passaggio tra i due approcci di leadership.
Questo modello è chiamato “L’intera gamma di leadership“.
A un estremo è posizionata la leadership transazionale (la leadership di posizione – il management – il leader formale – il manager), dove il rapporto si basa su uno scambio (denaro, premio, punizione, promozione, ecc.)
All’altro estremo c’è la leadership trasformazionale (la leadership pura) dove le persone seguono il leader spontaneamente, ma non sono obbligate a farlo, dove il rapporto si basa sulla capacità del leader trasformazionale di favorire un cambiamentoAMP e un miglioramento.
Nel mezzo c’è la realtà, con i tanti mix possibili, che dipendono dall’organizzazione, dal contesto, dalla società, dalle persone e dai tratti del leader.AMP
Anche altri esperti e studiosi di leadership, come Bennis e Nanus (1985), Posner e Kouzes (1993), hanno applicato la leadership trasformazionale alle organizzazioni.
Il leader trasformazionale è colui che trasforma i suoi seguaci in altri leader.
Secondo Wikipedia,
“La leadership trasformazionale è un approccio di leadership definito come una leadership che crea cambiamenti positivi nei collaboratori / seguaci (followers). Un leader trasformazionale si concentra sul “trasformare” gli altri per aiutarsi a vicenda, per guardarsi reciprocamente e per guardare all’organizzazione nel suo insieme. In questo tipo di leadership, il leader esalta la motivazione, il morale e le prestazioni del suo gruppo.”
Secondo Bernard Bass:
“I leader trasformazionale è colui che stimola e ispira i collaboratori e seguaci ad ottenere risultati straordinari e a sviluppare le loro capacità di leadership. Il leader trasformazionale aiuta i collaboratori e seguaci a crescere e a trasformarsi in leader a loro volta, responsabilizzandoli e allineando gli obiettivi dei singoli, del leader, del gruppo e dell’organizzazione.”
Secondo Bernard Bass e e Bruce Avolio:
“La leadership trasformazionale esiste quando il leader:
Secondo Posner e Kouzes
“Il leader trasformazionale è una persona che sfida il processo, ispira una visione, consente agli altri di agire, modella la strada e incoraggia il cuore.”
Qualunque sia la definizione di leadership trasformazionale, tra i diversi modelli della leadership trasformazionale, più degli altri, si è affermato il modello delle 4 “I” di Bernard Bass.
Approfondiamole.
Un leader trasformazionale agisce in un modi che lo rendono un modello di riferimento per gli altri. É rispettato, fidato e persino ammirato.
Chi collabora con lui o lo segue si identifica quasi completamente con lui e lo descrive in termini che implicano capacità straordinarie, perseveranza e determinazione.
Questo leader è disposto a rischiare per la missione che vuole portare a termine, facendo leva sull’esempio. Cerca costantemente di fare la cosa giusta, mostrando elevati standard morali ed etici per arrivare a un successo etico.
Un leader trasformazionale ha un comportamento che è in grado si motivare il membri del suo gruppo, incarnando sempre “lo spirito di squadra“.
Mostra entusiasmo e ottimismo, fornendo al lavoro da fare, sia un significato, sia un motivo un sfida.
Crea un’atmosfera di impegno per gli obiettivi e una visione condivisa.
Un leader trasformazionale incoraggia la creatività e favorisce un’atmosfera in cui i collaboratori o seguaci si sentono obbligati a pensare ai vecchi problemi in un modo nuovo.
La critica pubblica viene evitata proprio per favorire la creatività.
Un leader trasformazionale funge da mentore e coach.AMP
I desideri e le esigenze individuali sono rispettati. Le differenze sono accettate e la comunicazione bidirezionale è comune.
Questo leader è considerato un buon ascoltatore, e insieme a questo c’è anche una interazione personalizzata con ogni membro della squadra.
I seguaci di questo tipo di leader si muovono continuamente verso lo sviluppo di livelli più alti di potenziale.
Il leader trasformazionale ha la capacità di comprendere non solo i bisogni esistenti dei seguaci ma attivarli su nuove motivazioni e desideri, fino a un livello superiore come l’autorealizzazione personale.
Secondo la teoria trasformazionale, il profilo ottimale del leader è considerato quello in cui il leader esibisce più frequentemente le 4 componenti di leadership (Influenza Idealizzante, Stimolazione Intellettuale, Motivazione Ispiratrice, Considerazione Individuale) e, meno frequentemente, il comportamento transazionale di ricompensa.
Una forte leadership trasformazionale è necessaria a tutti i livelli delle organizzazioni soprattutto quando si confrontano con la crisi, e con ambiente esterno caotico, instabile e imprevedibile.
Il leader trasformazionale tende a cercare nuovi modi di fare le cose e a stimolare intellettualmente i collaboratori, chiedendo loro di riconsiderare le loro vecchie ipotesi e svilupparne delle nuove, per mettere in discussione le regole e le procedure correnti dell’organizzazione.
Se riflettiamo bene, nel mondo odierno, volatile, incerto, complesso ed ambiguo, l’unica leadership funzionante può essere solo quella trasformazionale.
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